LEGO®: collezionismo, investimento, bene rifugio? Evitare il sensazionalismo (e qualche brutta sorpresa)

Una versione aggiornata di questo articolo la trovi qui.

Nelle settimane passate gli amici che sanno della mia passione per i mattoncini mi hanno letteralmente tempestato di link ad articoli di testate nazionali che titolavano a gran voce “Il mattoncino come bene rifugio” o simili, lasciando intendere che c’è da far soldi a commerciare con i mattoncini.

Mattoncino salvadanaio, uno dei gadget ufficiali LEGO®
Mattoncino salvadanaio, uno dei gadget ufficiali LEGO®

Il tutto pare sia originato dalla notizia della vendita di un particolare set raro a prezzo elevatissimo (per una scatola di mattoncini), pari a quattro-cinque volte il prezzo di listino originale.

Non riporto i link agli articoli, è facile trovarli cercando le parole “mattoncino bene rifugio lego” in qualsiasi motore di ricerca.

Cosa c’è di vero? Tutto e niente, ma andiamo con ordine.

Collezionismo e investimento

Per un appassionato LEGO®, spendere un mucchio di soldi per un particolare set, fuori produzione da anni o raro perché in serie limitata o non distribuito nel posto in cui si vive, è cosa normale. Questo vale per qualsiasi collezionista, quale che sia l’oggetto della collezione.
Per le scatole di mattoncini il discorso della moltiplicazione del valore è legato ad alcune condizioni, generalmente conosciute ed accettate dai collezionisti:

  • Il valore della scatola è massimo se è ancora sigillata e imballata come appena acquistata, MISB nel gergo degli appassionati. A partire da questa condizione vi sono tutte le situazioni intermedie:
    1. scatola aperta con sacchetti in plastica interni chiusi
    2. scatola e sacchetti aperti, ma tutti i pezzi presenti e intatti, con le istruzioni
    3. tutti i mattoncini senza scatola, usati, con le istruzioni
    4. solo i mattoncini, senza istruzioni
    5. mattoncini mancanti, con istruzioni

    Il valore scende moltissimo a partire dalla seconda opzione, perché per un collezionista il set vale solo se è sigillato, per tendere al valore in peso dei soli mattoncini per gli ultimi due casi (parliamo di 10-15 euro al chilo per pezzi in buono stato).

  • Il set deve essere uscito di produzione. LEGO® normalmente tiene un set in produzione per tre anni (con le debite eccezioni), passati i quali viene terminata la commercializzazione.
  • Il set deve essere appetibile per un collezionista. Questa è la caratteristica più evanescente e difficile da prevedere a priori, anche se alcuni indizi possono aiutare:
    • Il set rappresenta qualcosa di particolare, spesso legato a film di successo o a qualcosa di universalmente noto e conosciuto. Un esempio sono i set del tema di Guerre Stellari, o quelli di monumenti come la torre Eiffel o il Taj Mahal.
    • Il set deve possedere una certa “corposità”, ossia deve essere composto da parecchi pezzi, a partire da un migliaio.
    • Può essere non disponibile nel posto dove vive il collezionista, come alcuni set promozionali o in edizione limitata.
  • Naturalmente, il set non deve essere facile da trovare in condizioni perfette, ossia ancora sigillato e integro

Se si sostituisce all’oggetto “set LEGO®” un qualsiasi altro oggetto “collezionabile” (fumetti, stampe, monete, francobolli e via così), si vede che le regole sono più o meno le stesse per tutti i collezionisti.

Leggendo la lista, quindi, qualcuno correrà a spulciare l’attuale catalogo per individuare i set più “appetibili” per un investimento. Ebbene, la brutta notizia è che le cose non sono per nulla così semplici e, come ogni cosa che riguardi l’umano comportamento, qui intervengono fattori di imprevedibilità e interferenza tipici: se tutti individuano un set come “appetibile” e lo acquistano per metterlo da parte, dopo un certo numero di anni vi saranno così tanti set disponibili MISB che varranno poco più del prezzo di listino originale, vanificando l’investimento; oppure un set indiscutibilmente, all’apparenza, destinato al successo, verrà snobbato dai collezionisti e usato solo come “parts pack”, ossia come pezzi sfusi da impiegare in altri progetti personali, assumendo il valore dei pezzi a peso o poco più.

Uno degli ingredienti fondamentali è che il mercato è e deve rimanere di nicchia, con poche persone coinvolte ed a livello sempre amatoriale: quando la cosa prende invece diffusione fra i non appassionati, ecco che diventa imprevedibile quale set aumenterà il proprio valore e quale invece rimarrà più o meno stabile, come pure si apre la strada a tutta una serie di “cattivi comportamenti” che vanno ad inquinare e appiattire il tutto ad un mero mercato finanziario, con tutti i rischi che ne conseguono.

Speculazioni e truffe

Proprio perché si tratta di appassionati, il mercato è molto di nicchia, e spesso i collezionisti si conoscono fra loro, a distanza o incontrandosi alle manifestazioni organizzate dagli appassionati e dedicate ai mattoncini (vedi gli appuntamenti annuali di Latina e Ballabio). Questo fa sì che i rapporti siano informali e orientati alla reciproca fiducia. Con l’arrivo delle “speculazioni” questa informalità diventa pericolosa per gli appassionati stessi, consentendo di approfittare della buona fede ed arrivando a vere e proprie truffe.

Nel 2012 una nota trasmissione di denuncia si occupò di una serie di brutte avventure subite da vari appassionati di LEGO® negli acquisti di set “rari” da collezione, rivelatisi inesistenti. Per la cronaca, sulle varie piattaforme di aste online e di annunci sono tuttora attivi parecchi account di venditori che con vari trucchi riescono ad intascare centinaia di euro ed a sparire senza che il malcapitato collezionista veda l’oggetto pagato. Esistono inoltre alcuni siti di e-commerce che offrono set rari a prezzi allettanti e pare che siano “creati ad arte” sull’onda della improvvisa notorietà del mattoncino, grazie proprio ai toni sensazionalistici degli articoli di cui parlavo in apertura.

Il problema è come riconoscerli: a parte le solite cautele, tipo usare sistemi di pagamento tracciabili e sicuri, occorre diffidare di offerte troppo allettanti (il classico “troppo bello per essere vero”), acquistando da venditori noti ed affidabili. Si tenga conto che anche sistemi di pagamento come quello di PayPal non offrono riparo sicuro dalle truffe: in alcuni casi il venditore “scorretto” ha inviato effettivamente un pacco, mostrando la ricevuta del corriere al momento della contestazione a PayPal, ma si è poi scoperto che aveva inviato il pacco a destinazioni “impossibili”, per cui, mentre il pacco giaceva nel limbo fra corriere, mittente e destinatario, scadevano i termini per la contestazione di PayPal, rendendo di fatto inutili tutte le precauzioni.

Una possibile strategia, se intendiamo diventare seriamente collezionisti di LEGO®, è di entrare a far parte dei gruppi di appassionati sparsi sul territorio italiano, reperibili su Internet. Partecipando all’attività di questi gruppi e incontrando altri appassionati agli eventi si potrà beneficiare della competenza in materia e della gentilezza di tanti, appassionati come noi, che ci sapranno mettere in guardia da speculatori e truffatori.

Un’altra possibilità è di controllare su BrickLink il prezzo medio di un set venduto nelle identiche condizioni: se il prezzo si dovesse discostare troppo da quello di BrickLink, soprattutto verso il basso, è molto probabile che ci sia qualcosa di poco chiaro.

Evitiamo di credere a storie tipiche dei venditori, tipo la vendita da parte di chi non sappia il valore dell’oggetto che propone o il doppio regalo: è un po’ come per le auto usate dove, guarda caso, l’auto proposta come vero affare è sempre di una persona anziana che l’ha usata poco e la teneva sempre in garage.

Non è proprio tutto così semplice

Alla fine, tutta questa convenienza negli investimenti a base di mattoncini non è proprio immediata: troppe sono le variabili e le incognite, e spesso l’impegno necessario per guadagnarci qualcosa non vale lo sforzo. Molti degli appassionati che conosco personalmente si lamentano che per seguire “gli affari” alla fine non toccano mattoncini per settimane, mentre altri a malapena riescono a coprire le spese relative al mantenimento della propria passione, spesso a scapito del tempo che vorrebbero dedicare ai mattoncini.

Molti hanno un “negozio” su BrickLink (il sito di compravendita dedicato interamente ai mattoncini), e la gestione dell’attività gli porta via parecchio tempo, sottraendolo sempre al poco che si ha per giocare, attività alla base della passione per il mattoncino, per cui qualcuno alla fine ha chiuso dopo qualche tempo, ridimensionando gli acquisti e riguadagnando tempo per creare e costruire.

In breve, per poter guadagnare cifre consistenti dai set LEGO®, dovrebbero essere soddisfatte parecchie condizioni, prima fra tutte l’investimento iniziale: è vero che alcuni set sono venduti a 10 volte il prezzo di listino originale, ma stiamo parlando di un migliaio di euro in totale. Per poter guadagnare seriamente occorrerebbe vendere almeno quattro set al mese in queste condizioni particolarmente favorevoli, e comunque si tratterebbe di un introito certamente non lucroso. Supponendo di individuare tre set l’anno destinati a diventare ricercati, si dovrebbero acquistare quantità consistenti, almeno 10 esemplari per set, e tenerli fermi per 5 anni almeno prima di poterli rivendere a prezzi “vantaggiosi”: significa che prima di cominciare a poter vendere qualcosa dobbiamo accumulare qualcosa come 150 scatole in un locale apposito (non in cantina o in soffitta: umidità e calore rovinano scatole e pezzi), tenendo fermo un investimento di oltre 20.000 euro. Immaginando di riuscire a venderli a quattro volte l’investimento iniziale avremmo, in teoria, 60.000 euro di guadagno lordo, ma a patto di essere solo noi ad aver fatto una cosa del genere: se altre 200 persone fanno la stessa cosa possiamo scordarci di riuscire a spuntare quei prezzi, ed ancora peggio se il set non diventa “ricercato”, cosa che niente e nessuno ci assicura.

Una cosa da ricordare è che non tutti i collezionisti sono disposti a sborsare cifre esorbitanti per pezzi rari, come pure non esistono abbastanza collezionisti per garantire un mercato redditizio agli speculatori.

Quindi, tolti i sensazionalismi e la tendenza a fare “scoop” su tutto e niente dell’informazione di massa, il gioco non vale la candela, a sentire gli stessi appassionati. Inoltre, il Gruppo LEGO® ha interesse alla massima diffusione del proprio prodotto, soprattutto fra i bambini (che saranno gli AFOL ed i genitori di domani), e da tempo adotta politiche piuttosto energiche per evitare fenomeni di accaparramento e garantire una ampia distribuzione dei propri prodotti.

Se poi intendete speculare su una passione di altri, beh, nessuno ve lo impedisce, ma tenete presente che le voci girano in fretta fra gli appassionati…

Link di riferimento

Romabrick – gruppo di appassionati LEGO® di Roma
ItLUG – Italian LEGO® User Group, gruppo italiano di appassionati LEGO®
BrickLink – sito di compravendita di materiale LEGO® fra privati
BrickWiki – un Wiki gestito da appassionati LEGO®
Glossario su Brothers Brick – termini ed acronimi usati dagli appassionati
BrickPicker – informazioni per chi vuole massimizzare l’investimento in mattoncini

1,21 Gigawatt finalmente in mattoncini, grande Giove!

Il team di LEGO® CUUSOO® ha deliberato il prossimo modello creato da un fan che verrà commercializzato come set ufficiale: la DeLorean “truccata” da “Doc” Brown di Ritorno al Futuro.

La DeLorean del secondo episodio di Ritorno al Futuro, in mattoncini (è una bozza, il modello definitivo sarà parecchio differente)
La DeLorean del secondo episodio di Ritorno al Futuro, in mattoncini (è una bozza, il modello definitivo sarà parecchio differente)

Qui c’è l’annuncio sul blog di CUUSOO, e questo sotto è il video di presentazione:

Il gruppo di fan che ha proposto il modello della DeLorean ha deciso che devolverà alla Fondazione Michael J. Fox per la ricerca sulla cura del morbo di Parkinson la percentuale che gli spetta come ideatore del set per ogni esemplare venduto.

La commercializzazione è prevista per la metà del 2013, nulla si conosce ancora sul modello definitivo e sul prezzo.

Curiosity sulla vostra scrivania, in mattoncini

Il veicolo autonomo da una tonnellata inviato su Marte, nel bene e nel male, sta facendo parlare molto di sé.

Curiosity in mattoncini LEGO®
Curiosity in mattoncini LEGO®

Perché non costruirne una copia in formato ridotto da tenere sulla scrivania?

Tutte le informazioni le possiamo trovare sulla pagina Cuusoo del progetto, sotto forma di istruzioni in PDF e file di progetto per il LEGO® Digital Designer.

La particolarità è che il modello l’ha creato Stephen Pakbaz, uno dei progettisti di Curiosity.

(Via Paolo Attivissimo)

Edit

Su Brothers Brick c’è l’intervista a Stephen.

Edit II

Il progetto ha raggiunto 10.000 preferenze su Cuusoo in brevissimo tempo. Il 3 settembre sarà valutato dal gruppo di esperti LEGO per deciderne l’eventuale commercializzazione, e probabilmente sarà inclusa nel set anche la Sky Crane, ossia la gru aerea che ha depositato il rover sul suolo marziano.

Google Science Fair 2012: un pieno di eccellenza (e di mattoncini)

Il secondo appuntamento della manifestazione dedicata ai giovani scienziati fra i 13 ed i 18 anni, promossa da Google, LEGO, CERN, National Geographic e Scientific American si chiude con vincitori di tutto riguardo.

Brittany Wenger, vincitrice del primo premio, 17 anni (foto di Scientific American)
Brittany Wenger, vincitrice del primo premio, 17 anni (foto di Scientific American)

Guardate questa ragazza: 17 anni. Ha speso 600 ore a scrivere un programma che riesce ad identificare nel 99,1% dei casi le cellule tumorali maligne del cancro al seno, usando le tecnologie della rete neurale e del cloud computing.

Jonah Kohn, 14 anni
Jonah Kohn, 14 anni

Jonah, 14 anni, appassionato di musica, ha notato che addentando la sua chitarra (sì, attaccandoci i denti, avete letto bene) sentiva meglio il suono. Di qui si è messo all’opera ed ha creato un dispositivo che migliora l’ascolto della musica per le persone non udenti fino al 95%, usando la trasmissione del suono attraverso parti del corpo, invece che attraverso l’udito.

Iván Hervías Rodríguez, Marcos Ochoa e Sergio Pascual, da 15 a 17 anni, dalla Spagna
Iván Hervías Rodríguez, Marcos Ochoa e Sergio Pascual, da 15 a 17 anni, dalla Spagna

Questi baldi giovanotti spagnoli hanno campionato l’acqua in oltre sessanta siti del territorio spagnolo, catalogando e classificando le forma di vita presenti nell’acqua, correlandole con il livello di inquinamento e contaminazione dell’acqua.

UNA ESTRELLA EN LA LAGUNA NEGRA // Certamen Fotciencia 2008

Oltre al resto hanno scattato oltre 50.000 microfotografie dei microrganismi trovati, una selezione delle quali è visibile nell’account Flickr del Progetto Acqua.

Sakhiwe Shongwe e Bonkhe Mahlalela, 14 anni dallo Swaziland
Sakhiwe Shongwe e Bonkhe Mahlalela, 14 anni dallo Swaziland

Un premio speciale di 50.000 dollari è andato a Sakhiwe Shongwe e Bonkhe Malalela, due quattordicenni dello Swaziland, che hanno sviluppato un metodo di coltura idroponica a bassissimo costo (usando cartoni, segatura e letame) per aiutare il proprio paese ad uscire dal circolo vizioso della fame e della povertà.

Ognuno di loro ha ricevuto un trofeo fatto interamente di mattoncini, oltre ad una serie di premi che li aiuteranno a diventare quello che promettono di essere. Inutile dirlo, tutti riceveranno un set LEGO® Mindstorms.

Ancora due parole sulle creazioni

Qualche tempo fa, avevo scritto a proposito delle creazioni meravigliose che si trovano in Rete, e di come queste siano una minaccia alla nostra voglia di costruire, se prese nel verso sbagliato.

'GAHNN' Sniping Dreadnought

Guardando la foto sopra, possiamo capire di cosa parlo: l’astronave è bellissima, con il giusto accostamento di colori e la sua dose di piccoli dettagli “tecnologici”, che non guastano mai (chiamati in inglese greebles, secondo il glossario degli AFOL).

Il costruttore, Pierre E Fieschi, abilissimo nel creare astronavi, ha pubblicato qualche tempo dopo una tabella dove indica quanto tempo e quanti tentativi ha impiegato prima di arrivare al risultato finale.

'GAHNN' Construction Journal

Sei settimane di lavoro, dall’idea abbozzata alla versione definitiva, ed un paio di ordini di pezzi da BrickLink.

Pur considerando che è un veterano nella costruzione di astronavi, non è un tempo proprio brevissimo. Inoltre, da alcuni dettagli dell’astronave, è abbastanza evidente che possieda una collezione notevole di pezzi. E’ la perfetta dimostrazione di come creazioni notevoli richiedano uno sforzo notevole, non solo ispirazione e buona volontà.

Come diceva Thomas Alva Edison:

Il genio è per l’1% ispirazione e per il 99% traspirazione

LEGO® City: i nuovi set del 2012

E’ il momento delle novità per l’anno a venire, e si moltiplicano le notizie sui set in arrivo. Questi sono quelli del tema City&Trade;. Ecco alcuni esempi presi dalla notizia su Eurobricks (con foto in alta risoluzione).

LEGO® City 2012: l'idrovolante dei Vigili del fuoco
LEGO® City 2012: l'idrovolante dei Vigili del fuoco

Sull’aereo dei Vigili del fuoco ho già messo gli occhi, è bellissimo.

LEGO® City 2012: Elicottero da trasporto della Polizia
LEGO® City 2012: Elicottero da trasporto della Polizia
LEGO® City 2012: trasporto contenitori per la differenziata
LEGO® City 2012: trasporto contenitori per la differenziata

Il trasporto dei contenitori per la raccolta differenziata è geniale.

Poi ci sono l’ambulanza, il comando della Forestale, il trasporto della moto da cross, il camion compattatore di rifiuti, il comando mobile dei Vigili del fuoco con il mezzo anfibio, l’auto con caravan.

Rifatevi gli occhi.

Minifigures™: serie 6 e 7

In arrivo le serie 6 e 7 delle Minifigures LEGO®

Minifigures: serie 6
Minifigures: serie 6

Nella serie 6 vi sono, fra gli altri, la Statua della Libertà, il genio della lampada, il chirurgo, la ballerina di flamenco ed il legionario romano.

Minifigures: serie 7
Minifigures: serie 7

Nella serie 7 degni di nota l’informatico, la sposa, Nettuno, il marine spaziale, Cappuccetto Rosso, la campionessa di nuoto, lo scozzese ed il figlio dei fiori.

(Via Eurobricks)

I nuovi set di LEGO® Star Wars del 2012

Una nuova versione del famoso caccia X-Wing, una riedizione del cacciabombardiere Y-Wing, un nuovo TIE-Fighter, l’intercettore Jedi di Anakin (dal terzo episodio), nuove minifig, tutti previsti per l’anno prossimo.

Tutte le foto qui.

(Via EuroBrick)